Quando i primi africani arrivarono in Virginia nel 1619, non c’erano persone “bianche”, né, secondo i registri coloniali, ce ne sarebbero state per altri sessant’anni. Nella sua fondamentale opera in due volumi, The Invention of the White Race, Allen descrive in dettaglio la creazione della “razza bianca” da parte della classe dirigente come metodo di controllo sociale, in risposta alle agitazioni sindacali precipitate dalla Ribellione di Bacon. Distinguendo gli europei americani dagli afroamericani all’interno della classe operaia, i privilegi dei bianchi hanno rafforzato il mito della razza bianca attraverso gli anni ed è stato centrale per mantenere il dominio della classe dirigente sull’intera classe operaia. Il primo volume utilizza la storia irlandese per mostrare la relatività della razza e l’oppressione razziale come forma di controllo sociale. Il secondo volume descrive in dettaglio lo sviluppo dell’oppressione razziale e della schiavitù razziale nella Virginia coloniale e, più in generale, nell’Anglo-America. Una nuova introduzione di Jeffrey B. Perry discute i contributi di Allen, la ricezione critica e la continua importanza.
Altri commenti di studiosi e attivisti su Invention possono essere trovati anche online, per i volumi uno e due.