Ecco la nostra prima vista dell’Oceano Pacifico, l’oceano più grande del mondo, che comprende circa un terzo della superficie della Terra, circa 64 milioni di miglia quadrate – è significativamente più grande dell’intera massa terrestre, e nel 1800 gran parte di esso era inesplorato. Far navigare con successo una nave, attraverso questo oceano fino alla baia di San Francisco, era un’impresa – la navigazione in mare aperto si basava principalmente su un’attenta navigazione celeste. Bastava un cielo grigio e un mare in tempesta per far perdere la rotta a una nave.
Ora inizia ad attraversare il ponte. Fermatevi al centro del ponte per un momento e guardate verso il mare.
Immaginate che questo sia il ponte di una nave. (Campane, ordini) Il capitano ha una sola possibilità di trovare la Porta. Ascoltate le onde arrabbiate sotto di voi. Le rocce per i naufragi della costa occidentale non perdonavano. Qualsiasi capitano che cercava di arrivare dall’oceano alla baia, accecato dalla notte o dalla nebbia, che sentiva queste onde avrebbe saputo che il disastro era imminente (abbandonare la nave!!!), e fino al 1854, non c’era luce per alleviare la paura palpabile come un capitano impegnato nell’ultimo fatidico approccio (Il fischio del vapore della nave soffia).
Si prega di continuare a camminare lungo il sentiero.
L’esistenza di un guardiano del faro poteva essere completamente isolata, come nel caso di essere di stanza alle isole Farallon, a 27 miglia dalla costa, o poteva essere abbastanza urbana, come nel caso di essere assegnato, ad esempio, a Fort Point a San Francisco. Ma la maggior parte dei Custodi si trovava da qualche parte nel mezzo, come qui a Point Bonita, che era un viaggio di diverse ore in calesse fino al villaggio di pescatori di Sausalito e poi un traghetto per San Francisco. Ora sei sul percorso che un guardiano del faro avrebbe fatto molte volte al giorno: quattro ore di servizio, sei ore di riposo, poi di nuovo quattro ore di servizio e sei di riposo. Questa lunga e tortuosa passeggiata – un’escursione di mezzo miglio – su una spina di roccia che sporge nel mare, mostra le rocce degli antichi vulcani sottomarini: basalto a cuscino e diabase, visti qui alla vostra destra. Dalla roccia crescono, si può notare, dei cavoli selvatici. Trovandosi così lontano dalla città, i guardiani coltivavano verdure, come il cavolo nei loro giardini; tenevano anche del bestiame per la carne e il latte.
Spesso con vento forte, spesso freddo da morire, scivoloso, roccioso, umido. È uno dei luoghi più imprevedibili ma belli del mondo.
Si prega di camminare fino al cartello all’entrata del tunnel.