Nirvana, gruppo rock alternativo americano il cui album di svolta, Nevermind (1991), annunciò un nuovo stile musicale (grunge) e diede voce ai giovani adulti post-baby boom conosciuti come Generazione X. I membri erano Kurt Cobain (nato il 20 febbraio 1967, Aberdeen, Washington, U.S.-d. 5 aprile 1994, Seattle, Washington), Krist Novoselic (nato il 16 maggio 1965, Compton, California) e Dave Grohl (nato il 14 gennaio 1969, Warren, Ohio).
Da Aberdeen, vicino a Seattle, i Nirvana facevano parte della scena underground postpunk che aveva come centro la K Records di Olympia, Washington, prima di registrare il loro primo singolo, “Love Buzz” (1988), e l’album, Bleach (1989), per la Sub Pop, una casa discografica indipendente di Seattle. Raffinarono questo mix di pop stile anni ’60 e heavy metal-hard rock anni ’70 nel loro primo album per una grande etichetta, la Geffen; Nevermind, con l’anthemica hit “Smells Like Teen Spirit”, fu la prima espressione completa delle preoccupazioni punk a raggiungere il successo di massa negli Stati Uniti.
I Nirvana usavano cambiamenti estremi di tempo e volume per esprimere rabbia e alienazione: una strofa tranquilla e intonata si trasformava in un coro feroce e distorto. Alla maniera di molti gruppi punk degli anni ’70, il chitarrista-cantante-cantautore Cobain contrapponeva un rock potente a testi sarcastici e allusivi che esploravano la disperazione, la resa e l’abiezione maschile (“Come difesa sono castrato e sterilizzato”, cantava in “On a Plain”). Impregnati dell’etica punk secondo cui avere successo era fallire, i Nirvana aborrivano l’assalto dei media che accompagnava la loro rapida ascesa. Il successo portò alla celebrità e Cobain, tipico di una rock star autodistruttiva, si mise in discussione sia con la sua difesa del femminismo e dei diritti dei gay sia con il suo coinvolgimento in una serie di scappatelle legate alla droga e alle armi, alcune delle quali coinvolsero sua moglie, Courtney Love, leader della band Hole.
Come Nevermind, il terzo album della band, In Utero (1993) – che conteneva chiare articolazioni della psiche di Cobain in canzoni come “All Apologies” e “Rape Me” – raggiunse il primo posto nella classifica degli album negli Stati Uniti. A questo punto, tuttavia, l’uso di eroina di Cobain era fuori controllo. Dopo un presunto tentativo di suicidio a Roma nel marzo 1994, entrò in un centro di trattamento a Los Angeles. In una misteriosa sequenza di eventi, tornò a Seattle, dove si sparò e si uccise nella sua casa sul lago. Le successive uscite in concerto, in particolare Unplugged in New York (1994) e From the Muddy Banks of the Wishkah (1996), non hanno fatto che accrescere la leggenda dei Nirvana.
Nel 2002 è apparso il greatest-hits album Nirvana che includeva il singolo inedito “You Know You’re Right”. Quell’anno fu pubblicata anche una raccolta di diari di Cobain. Nel 2014 la band è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame.