Nome romano: Venere
Epiteti: Cypris (Signora di Cipro), Cythereia (Signora di Citera, un’isola al largo della costa meridionale del Peloponneso), Paphian (Signora di Paphos, una città di Creta), Urania (Figlia di Urano), Dea del sorriso, Dea del sorriso e dell’inganno
Simboli: colombe
Dea dell’amore erotico e della bellezza
Due storie sulla nascita di Afrodite
Afrodite ha due origini. Esiodo dice che Afrodite è nata dalla miscela spumosa di schiuma del mare e dai genitali di Urano quando Crono smembrò suo padre. Si è spiaggiata nella città di Paphos a Cipro (da cui i suoi epiteti Cypris e Paphian) o sull’isola Cythera (da cui l’epiteto Cythereia). Paphos era anche il sito del tempio principale di Afrodite a Cipro. Omero chiama Afrodite la figlia di Zeus e Dione, che era o un titano o una delle figlie di Oceano. Il nome Dione è anche la forma femminile del nome di Zeus.
Il matrimonio infelice di Afrodite
Afrodite era sposata con il dio fabbro, Efesto, ma i due non ebbero mai figli. Questo non significa che Afrodite non abbia mai avuto figli, infatti ebbe diversi figli dalla sua lunga relazione con il dio della guerra, Ares. Insieme ebbero Harmonia (che fu sposata al re tebano Cadmo), Eros (conosciuto come Cupido in latino), Phobus (Panico) e Deimus (Paura). Efesto non fu felice quando seppe di questa relazione e intrappolò gli amanti in una rete.
Afrodite e Adone
Afrodite ebbe anche notevoli amanti mortali, tra cui Adone e Anchise. Adone era un bel giovane e Afrodite si innamorò profondamente di lui. Anche Persefone era innamorata di Adone, così andarono da Zeus per decidere chi avrebbe avuto l’amore del giovane. Zeus divise il tempo in tre parti. Ne diede una a ciascuna dea e una allo stesso Adone perché decidesse dove spenderla. Adone scelse di passare la sua parte dell’anno con Afrodite. L’accordo non durò a lungo però, perché Adone era abbastanza appassionato di caccia. Durante una caccia al cinghiale, fu incornato dall’animale e morì. Afrodite era sconvolta e fece crescere un anemone dal sangue di Adone.
Afrodite e Anchise
Anchise era un giovane nobile troiano che curava le mandrie sul monte Ida. Zeus era arrabbiato con Afrodite per aver fatto innamorare gli dei, specialmente lui, dei mortali e per essersi reso ridicolo inseguendoli, così fece innamorare Afrodite di Anchise. Dopo aver consumato il suo amore per Anchise, Afrodite gli fece promettere di non dire mai a nessuno che erano andati a letto insieme, pena un fulmine di Zeus. (Questa storia è raccontata nell’Inno omerico ad Afrodite.) Ma apparentemente, Anchise non poteva mantenere la sua promessa. La prossima volta che vediamo Anchise, nell’Eneide, è zoppo per essere stato colpito dal fulmine di Zeus. Anchise chiaramente non morì a causa di questa punizione, ma sembra essere rimasto zoppo per il resto della sua vita. Il prodotto della loro unione fu Enea, che Afrodite salvò più volte dalla morte durante la guerra di Troia.
La rabbia di Afrodite
Come gli altri dei, Afrodite puniva chiunque, mortale o dio, per le offese contro di lei. Il figlio di Teseo, Ippolito, divenne un devoto della dea vergine Artemide e quindi evitò i piaceri della carne. Questo fece arrabbiare Afrodite, che sentiva che Ippolito non la venerava abbastanza. Per vendicarsi di Ippolito, causò la sua morte facendo innamorare di lui la sua matrigna, Fedra. Punì anche Eos (la dea dell’alba) per aver avuto una relazione con Ares facendola innamorare di un mortale dopo l’altro.
In una storia non vista fino al periodo romano, Venere perseguitava la bella ragazza, Psiche, solo per essere bella. Psiche (il cui nome significa “anima” in greco) era così bella che la gente intorno a lei la venerava al posto di Venere. Psiche non aveva chiesto questa adorazione, ma Venere voleva punirla comunque. Venere mandò suo figlio Cupido a colpire Psiche con le sue frecce e farla innamorare invece di una bestia orribile. Questo però non andò secondo i piani, e Cupido si innamorò lui stesso di Psiche. Cupido nascose Psiche nel suo palazzo, senza dirle chi fosse, finché lei non apprese la sua identità attraverso un trucco. Nella sua rabbia per essere stato ingannato, Cupido la buttò fuori dalla sua casa. Psiche vagò per la Grecia fino a quando non arrivò ad un tempio di Venere e si sottopose all’ira di Venere. Venere le diede diversi compiti impossibili, come smistare un grande mucchio di grano in una notte o riportare un vaso d’acqua dallo Stige. Venere le diede questi compiti sperando che lei fallisse, ma il mondo aiutò Psiche lungo la strada. Alcune formiche l’aiutarono a smistare il grano e un’aquila prese la giara e la riempì d’acqua dallo Stige per lei. Dopo che Psiche ebbe completato con successo questi e altri compiti impossibili, Cupido la perdonò per il suo inganno. Portò Psiche da Giove che mise fine all’inimicizia tra Psiche e Venere e permise ai due di sposarsi. Questa storia è raccontata ne L’asino d’oro di Apuleio.
L’origine di Afrodite
Afrodite nacque originariamente come dea della fertilità e aveva stretti legami con altre dee della fertilità del Vicino Oriente come Astarte, Cibele e Ishtar. Ad un certo punto, queste potrebbero essere state tutte la stessa dea. I principali centri di culto di Afrodite erano a Cipro, un’isola che fungeva da crocevia tra la Grecia e il Vicino Oriente, e in siti del Vicino Oriente. Le sue origini orientali possono spiegare perché abbia favorito i troiani durante la guerra di Troia.