Mestizo, termine usato in epoca coloniale per indicare una persona di ascendenza indiana e ispanica anche mista. La prima generazione di meticci erano i figli e le figlie di soldati e coloni spagnoli che avevano relazioni sessuali con donne indiane ma raramente le sposavano. Il più famoso meticcio del XVI secolo fu l’affermato scrittore Garcilaso De La Vega, figlio di un nobile spagnolo minore e di una principessa reale Inca. Molti meticci erano illegittimi, tanto che i termini “meticcio” e “illegittimo” furono a volte usati in modo intercambiabile durante l’epoca coloniale.
La corona spagnola trovò necessario determinare se i numerosi figli di uomini spagnoli e donne indiane dovessero essere trattati come indiani e fatti pagare il tributo, o esentati come gli spagnoli. Se le autorità spagnole scelsero di non classificarli come pagatori di tributi, tuttavia svilupparono gradualmente una serie di misure discriminatorie che impedirono loro l’accesso al sacerdozio, all’università e ai posti politici nei consigli locali, e li esclusero dall’appartenenza alle corporazioni artigianali più esclusive, quelle degli orafi e degli argentieri. A differenza di molti altri termini per i gruppi razziali nell’America Latina coloniale, meticcio era una designazione ufficiale ai fini della riscossione dei tributi o dell’esenzione, che veniva usata anche nei registri di battesimo e di matrimonio. Queste persone erano spesso identificate tanto da criteri sociali ed economici quanto da quelli fisici. Anche se raramente ricchi, i meticci tendevano ad appartenere a professioni qualificate, vivevano in abitazioni in stile spagnolo e adottavano abiti ispanici, che li distinguevano dai nativi.
Con l’indipendenza, in particolare in Messico, la categoria divenne un termine di orgoglio, indicando che la nazione era il prodotto della civiltà nativa ed europea. Nell’era contemporanea il termine ha perso la sua connessione con la biologia e la biografia ed è venuto a riflettere una varietà di attività diverse. Negli studi sociologici e antropologici un meticcio è una persona che media tra i mercati o le burocrazie indigene e regionali o nazionali. Mestizo e termini simili come Ladino e Cholo denotano comunemente persone che vendono i prodotti tessili e agricoli delle comunità native ai mercati locali. Nella storia dell’arte, nell’architettura e nella letteratura, il termine meticcio è diventato ampiamente usato per riferirsi a qualsiasi forma d’arte o stile di scrittura che incorpora elementi indigeni e ispanici. In questo uso si riferisce non alla biografia del creatore, come sarebbe stato in epoca coloniale, ma all’oggetto artistico o letterario creato. Ciò che la parola ha mantenuto è il senso di non essere né spagnolo, né indiano, ma da qualche parte nel mezzo.
Vedi anche Razza ed Etnia.
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