La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria dell’intestino crasso che dura tutta la vita, cronica, recidivante e remittente con un decorso imprevedibile caratterizzato da sintomi gastrointestinali debilitanti accompagnati da oneri sanitari ed emotivi che riducono la qualità della vita e la capacità di lavorare, frequentare la scuola ed essere produttivi. La colite ulcerosa colpisce milioni di persone in tutto il mondo ed è ormai considerata una malattia globale. Sebbene si pensi che una qualche forma di anomalia immunitaria primaria sia alla base di questa malattia, una vasta ricerca di laboratorio condotta dalla metà del 20° secolo non è riuscita a stabilire definitivamente un’anomalia immunitaria primaria antecedente negli individui con colite ulcerosa o nei loro familiari. Un approccio alternativo che impiega un’analisi patogenetica dei sistemi ha implicato un ruolo causale del perossido di idrogeno generato dai colonociti nella patogenesi di questa malattia. Livelli significativamente elevati di perossido di idrogeno nella mucosa colonica non infiammata sono stati dimostrati in individui con colite ulcerosa, implicando un accumulo prima dell’inizio dell’infiammazione e sostenendo un ruolo causale del perossido di idrogeno dei colonociti nello sviluppo di questa malattia. Le proprietà uniche del perossido di idrogeno di permeabilità della membrana cellulare, la lunga durata, il potente potenziale ossidante e la capacità di attirare i globuli bianchi si combinano per promuovere la disintegrazione ossidativa delle proteine di giunzione stretta dell’epitelio del colon e per attirare i globuli bianchi nell’epitelio del colon, che portano entrambi all’infiammazione del colon e all’eventuale colite ulcerosa.