Medicina, religione e una faida con suo fratello. La saga di John Harvey Kellogg è stata piena di colpi di scena e controversie che hanno portato a una creazione inaspettata – e redditizia. Alla ricerca di una vita sana e di una soluzione efficace a qualsiasi desiderio sessuale, il medico americano fu un esempio nella Chiesa Avventista del Settimo Giorno fino a quando non fu scomunicato per le sue controverse convinzioni; tutto questo per combattere qualcosa che considerava uno dei peggiori crimini: la masturbazione.
Contro il sesso e la masturbazione
John Harvey Kellogg è nato nel Michigan, nell’anno 1852. Mentre era ancora un bambino, si trasferì nella città di Battle Creek, e fu lì che sviluppò la sua reputazione e affrontò le sue più grandi sfide.
Nella zona, la famiglia Kellog iniziò a frequentare una chiesa avventista che era stata fondata da Ellen White. Divennero presto intimi, e quando raggiunse l’adolescenza, White decise di finanziare l’istruzione universitaria di John, che andò a studiare medicina.
Tornato in città dopo la laurea a metà del 1876, fu responsabile della gestione del Battle Creek Sanitarium, che era gestito dalla chiesa. In breve tempo, vide la sua carriera raggiungere nuove vette, diventando una specie di celebrità.
Tutti volevano ricevere il trattamento che il dottore dava ai suoi pazienti al sanatorio. John era un entusiasta della vita sana, diceva che il segreto di una lunga vita era nella dieta e nell’equilibrio intestinale. Prescriveva cereali e lassativi; per Kellogg la maggior parte delle malattie poteva essere curata, o prevenuta, con un semplice lavaggio intestinale.
Con la sua fama che cresceva sempre di più, l’americano decise di fare un passo avanti e cominciò a elencare alcune cose che dovevano essere evitate per un bene maggiore, come la carne, l’alcol e il tabacco. Tuttavia, la sua proibizione più controversa era una che era anche quasi impossibile da seguire: il sesso.
“Divenne schiavo dell’abitudine. La sua cattiva alimentazione, la frequente stitichezza e i problemi genitali producevano un’erezione quasi costante, che poteva essere alleviata solo dalla masturbazione (…) Dopo tre o quattro anni, con preghiere e l’adozione di una dieta più sana, riuscì a controllare la sua dipendenza”. Estratto dal suo libro Plain Facts about Sexual Life, pubblicato nel 1877.
John Kellogg credeva che il sesso fosse un male per coloro che lo praticavano, essendo la causa di complicazioni per la salute; la masturbazione era l’equivalente di commettere un atto atroce. Arrivò persino ad esporre 39 sintomi di coloro che si masturbavano, come l’acne, la cattiva postura e l’epilessia. Anche se insolito, il discorso non era da bocca a bocca. Nella sua vita privata, il dottore ha anche seguito le sue stesse istruzioni. Rimase sposato per quattro decenni, con Ella Eaton, e non ebbe mai rapporti sessuali.
Chi non poteva seguire il trattamento di astinenza sessuale consigliato dal professionista, fu indirizzato a un metodo più particolare, che rasentava la brutalità. Per gli uomini, una circoncisione è stata eseguita senza anestesia, insieme ad una serie di scosse elettriche. Per le donne, nel frattempo, un’iniezione di acido carbolico veniva applicata al clitoride.
Granola e cereali del mattino
Per la fine del 19° secolo, Kellogg aveva creato e brevettato decine di prodotti, che andavano dalle attrezzature per gli esercizi agli strumenti chirurgici. Tuttavia, la sua più grande creazione, che sopravvive ancora oggi, sarebbe stata realizzata.
Cercando la dieta perfetta per i ricoverati del sanatorio, il medico preparò una miscela di chicchi tostati di avena, mais e grano. La sua idea era quella di creare un cibo noioso, in quanto avrebbe diminuito la libido di coloro che lo mangiavano. Soddisfatto del risultato, chiamò l’invenzione granula, ma un altro medico aveva già usato questa stessa parola, così la ribattezzò granola – come la conosciamo oggi.
Anni dopo, William Keith Kellogg, suo fratello minore, stava cucinando una partita di granola, che aveva funzionato così bene che era stata introdotta nell’istituto per sempre. Finché non ha mancato il punto e il cibo si è trasformato in croccanti fiocchi di grano. Ancora più felici di quello che avevano appena scoperto, ricrearono il lotto, solo questa volta con il mais.
Fecero dei loro corn flakes (come li avevano chiamati) un brevetto, e nel 1897, fondarono una società per produrre l’ultimo prodotto, la Sanitas Food Company.
Quello che poteva essere un grande affare tra fratelli, si trasformò in un motivo di lotta. Poiché i due non andavano d’accordo prima, il brevetto si è rivelato un altro esempio delle differenze tra loro. Mentre John non cercava soldi e divulgava la ricetta dei cereali a chiunque volesse saperlo, William voleva espandere sempre di più la sua impresa.
Un’azione di Will consolidò una volta per tutte la rivalità con John. Decise di aggiungere lo zucchero ai cereali, quello che era già un successo divenne un fenomeno indiscusso. È nata un’industria della concorrenza, non solo a Battle Creek, ma in tutti gli Stati Uniti. L’azienda cambiò poi il suo nome e divenne Battle Creek Toasted Corn Flake Company, finché dopo un po’ acquisì l’identificazione che esiste tuttora, Kellogg Company.
Mentre suo fratello approfittava dell’idea e faceva sempre più soldi, il dottore era più preoccupato dei suoi doveri con il sanatorio, finché un incendio distrusse tutto. Cercando la sua vecchia amica Ellen per aiutarlo a ricostruire l’edificio, ha ricevuto una risposta negativa. Ha quindi optato per scrivere un libro per ottenere la somma di cui aveva bisogno.
Come si aspettava, la sua opera del 1903, Il tempio vivente ha ricevuto aspre critiche. Con una dottrina panteista, il libro era pieno delle sue convinzioni personali, che non piacquero affatto alla Chiesa avventista; Kellogg fu scomunicato, quattro anni dopo la pubblicazione.
La fine
Sembrava che nulla nella sua vita potesse peggiorare, quando fu coinvolto in una controversia ancora più grande, qualche tempo dopo fondò un’istituzione che sosteneva la segregazione razziale negli USA, la Race Betterment Foundation. Ha usato le sue conoscenze mediche per difendere un miglioramento genetico, mirando a raggiungere una purezza razziale. Collegò ancora malattie come la pazzia e l’epilessia come condizioni di razze inferiori ai bianchi.
Ha mantenuto fino alla fine della sua vita la sua ideologia di supremazia bianca, perdendo sempre più il rispetto di altri professionisti ed ex ammiratori. Morì nel 1943, all’età di 91 anni, senza mai fare pace con suo fratello.
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