Vita in isolamento
Nel 1950 Hughes iniziò una strana vita di isolamento, iniziando uno stile di vita che alla fine lo avrebbe trasformato in un recluso (uno che si ritira dal mondo), sebbene abbia sposato l’attrice Jean Peters nel 1957, divorziando da lei nel 1971. Hughes si rifiutò di comparire in tribunale o anche di rilasciare una dichiarazione, e in una causa antitrust del 1963 sulla sua proprietà del 78% della TWA, la sua mancata comparizione portò a una sentenza che lo portò a vendere le sue partecipazioni nel 1966. I 566 milioni di dollari ricevuti da questa vendita furono investiti da Hughes in hotel, casinò,
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campi da golf, una stazione televisiva, un aeroporto e un terreno a Las Vegas, Nevada. Nel 1972 la Hughes Tool Division, la base della fortuna di Hughes, fu venduta. La holding fu rinominata Summa Corporation e la sua sede fu trasferita a Las Vegas, dove Hughes aveva trasferito la sua residenza.
Da questo punto in poi i risultati della carriera di Hughes furono minimi. La sua ossessione di controllare ogni aspetto del suo ambiente lo trasformò in un recluso. Veniva visto solo da pochi collaboratori e rimaneva isolato dalle operazioni della sua azienda. Nel 1970 lasciò gli Stati Uniti e si spostò da un posto all’altro: Bahamas, Nicaragua, Canada, Inghilterra e Messico. Arrivava sempre senza preavviso in alberghi di lusso e prendeva precauzioni estreme per garantire la privacy. Hughes vedeva solo pochi aiutanti maschi, lavorava per giorni senza dormire in una stanza dalle tende nere, e diventava emaciato (magro per la fame) per gli effetti della sua dieta e l’uso eccessivo di droghe.
La preoccupazione di Hughes per la privacy alla fine causò una controversia, risultando in uno scandalo per le sue presunte memorie (scritti di esperienze personali) dell’autore Clifford Irving che furono vendute per 1 milione di dollari prima di essere dimostrate essere false. Il conglomerato Hughes (un gruppo di imprese diverse) è stato coinvolto con la Central Intelligence Agency (CIA), e nel 1975, ha costruito una nave di perforazione esplorativa sottomarina che è stata effettivamente utilizzata dalla CIA per cercare di recuperare un sottomarino sovietico (russo) affondato. L’azienda ha mantenuto una società di pubbliche relazioni di Washington, D.C., che era anche coinvolta con la CIA, che ha portato la società Hughes ad essere coinvolta nell’affare “Watergate”, uno scandalo che alla fine ha portato alle dimissioni del presidente Nixon nel 1973.
Hughes morì il 5 aprile 1976, su un aereo che lo stava portando da Acapulco, in Messico, a un ospedale di Houston per cure mediche. Hughes fu controverso anche dopo la sua morte. Sono apparsi diversi testamenti, uno dei quali è stato trovato nella chiesa mormone di Salt Lake City, Utah, ma tutti sono stati poi dichiarati falsi.