Ryter Roethicle
Ottava e Sestetto siciliano
Adoro ciò che non può mai essere mio,
Né forse mai passare per ciò che è un sogno,
Ma lei è reale, e tutto ciò che l’amore può sembrare,
E così aspetteremo e aspetteremo il nostro tempo.
L’amore è uno stato sciocco, che ci rende tutti sciocchi,
ma gli sciocchi sono più felici in quello stato,
e sono ancora più felici quando sono guidati dal destino,
sempre soddisfatti mentre sentono le anime chiamare.
Le anime sono facilmente guidate dagli occhi degli amanti,
quelle finestre tradiscono ciò che batte dentro.
Perché quel lampo, quella scintilla, non può mascherare,
una conseguenza dell’amore che non può essere negata.
Così per un po’ ci sono solo legami temporanei,
e in questa convinzione, altre cose sono messe da parte.
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Autunno a York Beach
Ottava Rima Octave, Sestetto siciliano
I freddi, cupi, viola cieli d’autunno
Sono ormai ricordi preziosi per tutti.
Le grida dei bambini che giocano a palla
Sostituite dai gabbiani in cerca di cibo,
Nella bianca cappa delle onde che copre tutto
e gli schianti delle onde che scavano e solcano.
Niente pane crostoso strappato e nutrito a mano
o burro d’arachidi mischiato alla sabbia.
Bianche cicatrici d’argento disegnano ogni nuvola scura
Un cielo molto diverso da un giorno d’estate.
Senza più i blaster del ghetto che rimbombano forte
e le gomme che urlano mentre gli adolescenti giocano.
La pioggia invernale dai sudari in formazione
Rende la strada un’autostrada nera verniciata.
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Perso e ritrovato
Ottava Rima Octave, Sestetto italiano
Ho perso il mio cuore per un cuore sconosciuto
Nascosto nel profondo della mia mente aggrovigliata
Intorno al quale è cresciuto duro callo.
Non ho cercato l’amore né mi aspettavo di trovare
La mia mente era impostata e il mio cuore come pietra
E a tutte le tentazioni ero diventato cieco.
Ora c’è uno che reclama la mia anima
Finalmente uno che mi rende intero.
Al risveglio penso ancora al mio cuore
Ma ora posso vedere che sta bene,
tenuto nelle mani di qualcuno
che era un estraneo e ora una parte
che mi dà uno sguardo come per dire
“Il tuo mio, insieme siamo uno”.
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Lust
Ottava siciliana, Sestetto italiano
Amante mio, ho bisogno di te, aiutami. Non me lo vietare.
Voglio prenderti. Io sono tuo, preso dalla lussuria
e tremante come sull’orlo del senso, accelero
come un violino teso, verso un luogo a lungo dimenticato.
Nessuna parola, nessun pensiero può raggiungermi ora, mi schernisce
ora, mentre piccole grida sfuggono da me in sordina
per i fili sottili che ci legano, incontrastati
Sono tuo. Tuo per giocare o piacere. Nessun santo,
solo piacere. Per una conversazione tranquilla o un bacio infuocato,
o passeggiate estive davanti a tombe d’oro silenziose,
e pensieri condivisi, e racconti raccontati, senza ripensamenti,
sul sesso inebriante, pulsante, palpitante. Di accoppiamento, mentre dormivamo, tenendoci nella notte, freddi
prima che tu venissi, caldi ora dalla lussuria ben spesa.
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Lust II
Ottava italiana e Sestetto
Amore mio, perché ti spingi contro di me
Perché tremi quando ti tocco così?
I tuoi occhi si bagnano e brillano di un bagliore interiore.
Tanti sospiri e movimenti fanno fuggire i miei sensi.
Troppo facilmente ora mi perdo e divento come te
Consumato, infuocato, come l’ingegno e la ragione se ne vanno rapidamente
Al loro posto vedi crescere rapidamente una fiamma
E io devo assaggiare il tuo nettare, perché io sono la tua ape.
Mentre il riposo nel congresso sarà un tale piacere
Ogni notte presa con sport e giochi licenziosi
E con il tuo corpo un altare su cui adorare
Creeremo ricordi su cui fare tesoro
Prometto che i nostri travagli includeranno i giorni
Da cui sorseggerò la rugiada mielata di te.
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Lust III
Ottava italiana e Sestetto
Mentre sono a letto nel buio della notte, sento il battito
come i tuoi baci mi eccitano, e ancora una volta
divento una bestia accecata dal calore pulsante.
La passione prende il sopravvento, diventando solo semi-sano
E mentre la tua bocca mi lascia e io sono incompleto
Ancora lasciato con altri piaceri che devo raggiungere
Sento il calore circondarmi che corrisponde al mio
Spingendomi ad altezze che non ho mai conosciuto.
Ora stiamo cavalcando con la tempesta,
chi è il pilota e chi la bestia?
Non c’è senso mentre ci spingiamo l’un l’altro,
La bestia gobba continua a cambiare forma
Tanta manna su cui banchettare
Fino alle ultime grida, poi tutto è andato.
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Domande a distanza
Ottava siciliana e Sestetto
Troppo presto il tempo vola, poi gli amanti si separano
Per poi passare il loro tempo rimpiangendo lo spreco.
I tempi sprecati insieme dovrebbero essere sostituiti
da quelli non pensati all’inizio.
Ma pensa, cosa ti è mancato veramente,
Un accoppiamento in più, un tocco in più?
Siete stati poco insieme,
o desideri solo un bacio in più?
Considera solo che eri lì
Due amanti che per un breve periodo
hanno condiviso e messo a nudo le loro anime.
Dove l’amore e l’onestà erano l’unico stile
Sono state fatte promesse durature di cura
E anche se separati vale ancora la pena.
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