L’8 maggio 1945. Mentre la Francia celebra il VE Day, i manifestanti musulmani a Sétif si organizzano per chiedere l’indipendenza dell’Algeria. Quella che inizia come una marcia diventa un massacro: i manifestanti uccidono più di 100 coloni europei, o pieds-noirs, e le forze armate francesi si vendicano uccidendo (secondo varie stime) tra 1.000 e 45.000 musulmani.
1 novembre 1954. Incoraggiato dalla sconfitta francese a Dien Bien Phu, il Front de Libération Nationale (FLN) lancia rivolte armate in tutta l’Algeria ed emette un proclama che chiede uno stato sovrano algerino. I francesi non sono impressionati ma schierano truppe per monitorare la situazione.
Agosto 1955. L’FLN inizia a prendere di mira i civili, incitando una folla che uccide più di 120 persone a Philippeville. Tra 1.200 e 12.000 musulmani vengono uccisi per rappresaglia dalle truppe francesi e dai “comitati di vigilanza” pied-noir. Jacques Soustelle, allora governatore generale dell’Algeria francese, decide di non scendere a compromessi con i rivoluzionari.
Il 30 settembre 1956. L’FLN cerca di attirare l’attenzione internazionale sul conflitto prendendo di mira le aree urbane. La battaglia di Algeri inizia quando tre donne piazzano bombe in luoghi pubblici. Algeri esplode nella violenza.
Maggio 1958. Una folla di pieds-noirs, arrabbiata per il fallimento del governo francese nel reprimere la rivoluzione, prende d’assalto gli uffici del governatore generale ad Algeri. Con l’appoggio degli ufficiali dell’esercito francese, chiedono a gran voce l’insediamento di Charles de Gaulle alla guida della Francia. L’Assemblea nazionale francese approva. De Gaulle è accolto in Algeria da musulmani ed europei.
Settembre 1959. Sempre più convinto che il controllo francese dell’Algeria sia insostenibile, de Gaulle dichiara che l'”autodeterminazione” è necessaria per l’Algeria. Gli estremisti piedipiatti sono agitati. L’FLN diffida della dichiarazione di de Gaulle.
Altre storie
Aprile 1961. Alcuni importanti generali dell’esercito francese in Algeria, aggrappati alla speranza di preservare l’Algérie française, tentano di rovesciare de Gaulle. Questo “putsch dei generali” non ha successo.
Maggio 1961. Il primo round di negoziati tra il governo francese e l’FLN inizia a Evian, ma non è produttivo.
Marzo 1962. Dopo un secondo round di negoziati a Evian, il governo francese dichiara il cessate il fuoco.
Marzo-giugno 1962. I pieds-noirs disperati dell’Organisation de l’Armée Secrète (OAS) organizzano attacchi terroristici contro i civili (musulmani e francesi). L’FLN e l’OAS concludono infine una tregua.