Corpo di Paciniano
Che cos’è un corpuscolo di Paciniano?
I meccanorecettori sono strutture specializzate che forniscono informazioni al sistema nervoso centrale su tatto, pressione, vibrazione e tensione cutanea. Ci sono quattro tipi principali di meccanorecettori situati nella mano: corpuscoli di Meissner, corpuscoli paciniani, dischi di Merkel e corpuscoli di Ruffini
I corpuscoli paciniani costituiscono il 10-15% dei recettori cutanei della mano.
Queste strutture sono terminazioni nervose della pelle responsabili della sensibilità alle vibrazioni e alla pressione. Rispondono solo a disturbi improvvisi e sono particolarmente sensibili alle vibrazioni. Il ruolo vibrazionale può essere usato per rilevare la struttura della superficie, ad esempio, ruvida o liscia. I corpuscoli paciniani agiscono come meccanorecettori ad adattamento molto rapido. Gruppi di corpuscoli rispondono ai cambiamenti di pressione, ad esempio quando si afferra o si rilascia un oggetto.
Di seguito una micrografia della sezione di un corpuscolo paciniano.
Il corpuscolo paciniano ha forma ovale ed è lungo circa 2 mm. L’intero corpuscolo è avvolto da uno strato di tessuto connettivo. Ha da 20 a 60 lamelle concentriche composte da tessuto connettivo fibroso e fibroblasti, separati da materiale gelatinoso. Le lamelle sono cellule di Schwann molto sottili, piatte e modificate. Al centro del corpuscolo si trova il bulbo interno, una cavità piena di fluido con una singola terminazione nervosa afferente non mielata.
Ecco un esempio chirurgico di un corpuscolo paciniano.
I corpuscoli paciniani sono recettori che si adattano rapidamente e che rilevano grossolani cambiamenti di pressione e vibrazioni nella pelle. La deformazione del corpuscolo provoca la generazione di potenziali d’azione attraverso l’apertura di canali ionici del sodio sensibili alla pressione. Questi corpuscoli sono particolarmente sensibili alle vibrazioni, che possono percepire anche a centimetri di distanza. Si pensa che rispondano a cambiamenti ad alta velocità nella posizione delle articolazioni.
Queste strutture prendono il nome da Filippo Pacini (1812-1883) che le scoprì nel 1831 durante una lezione di dissezione.