Un asterisco è un simbolo (*) usato per contrassegnare un testo stampato o scritto, tipicamente come riferimento a un’annotazione o per indicare un argomento omesso.
Comprendere l’asterisco
Un asterisco (*) è un simbolo tipografico che ricorda la forma di una stella. Le rappresentazioni dell’asterisco variano a seconda del carattere e dell’uso, ma le varianti più comuni contengono cinque punti (san-serif), sei punti (serif), e otto punti (scritto a mano).
L’asterisco è usato per molti scopi, compresa la censura, le modifiche e le note a piè di pagina. Quando viene usato come strumento di censura, l’asterisco è visto al posto dei suoni vocali nelle imprecazioni. Per le modifiche e le note a piè di pagina, l’asterisco apparirà prima di una parola che deve essere corretta o di una frase che deve essere elaborata, e l’informazione aggiuntiva sarà posta accanto all’asterisco corrispondente in fondo alla pagina. Tutto ciò che va oltre la prima modifica su una data pagina sarà contrassegnato da doppi, tripli o più asterischi.
Asterischi – Usati nell’editing e nella censura
A seconda della pubblicazione, un asterisco potrebbe essere usato per bloccare le lettere delle imprecazioni quando tali parole sono usate dai soggetti durante le interviste o all’interno dei sound bites. Per saperne di più sulla censura. Alcuni esempi sono i seguenti:
- “Recentemente, una popolare star ha chiamato i paparazzi ‘b***h’, ma l’attore sostiene di averla chiamata ‘strega’.”
- “Quando è stata spinta a dire qualcosa di oltraggioso,’ una celebrità ha chiamato il conduttore ‘a**,’ in diretta durante l’ora del tè.”
Alcune pubblicazioni, volendo adottare un approccio più moderato, marcano ogni carattere di una parola offensiva con asterischi, o semplicemente sostituiscono tali parole con la parola “imprecazione” tra parentesi (un segno di punteggiatura usato per separare le idee o mettere una pausa nella frase).
Storia dell’asterisco
L’asterisco ebbe origine in epoca feudale, quando i tipografi avevano bisogno di un simbolo per segnare le date di nascita. Nella sua prima forma, il simbolo aveva sette braccia a forma di lacrima.
Il simbolo è usato in informatica per indicare la moltiplicazione e per sostituire vari altri caratteri.
Nei libri, una grande pausa tra i paragrafi è a volte segnata da tre asterischi distanziati, che hanno lo scopo di indicare un cambiamento di scena, soggetto o idea.
Su certe piattaforme online-Usenet, Twitter-dove non sono disponibili funzioni di digitazione come il corsivo e il grassetto, gli asterischi sono spesso usati per enfatizzare certe parole.
Gli asterischi sono a volte usati al posto di punti o numeri quando si elencano elementi in una pagina web o documento.
Nei forum su Internet che non permettono di modificare i messaggi una volta inviati, gli errori di ortografia e gli errori fattuali possono essere indicati con asterischi accanto agli errori quando vengono citati nei messaggi successivi. Non c’è una regola standard sul fatto che l’asterisco debba venire prima o dopo la parola corretta, come dimostrano i seguenti esempi:
Non sono riuscito ad andare troppo
*a
il negozio di animali oggi, quindi il mio bassotto
bassotto*
dovrà aspettare fino a domani per un nuovo flee
*flea
collare.
Nella scrittura narrativa, certe espressioni (*sigh*, *gush*) possono essere legate da asterischi per enfatizzare i sentimenti; ciò implica che le parole sono sentite, ma non letteralmente dichiarate o messe in atto dai personaggi.
Nella linguistica storica, gli asterischi sono usati per segnare parole che non sarebbero apparse in un testo originale, come le parole che sono aggiunte per aiutare la leggibilità di pezzi di scrittura ricostruiti.
Nella linguistica generativa, gli asterischi sono messi accanto alle parole che devono essere aggiunte o sottratte a un pezzo di testo per scopi grammaticali. Se una parola deve essere aggiunta, il segno è posto fuori dalle parentesi; se una parola deve essere tolta, il segno è posto tra parentesi.
- Sono andata *(a) dal parrucchiere lo scorso fine settimana.
- Sono stata (*un) postino.
Gli scrittori e i redattori coinvolti nei nostri servizi di scrittura di documenti di ricerca sono esperti di punteggiatura, inclusa una vasta conoscenza dell’asterisco.