“Leggere è il nutrimento che ti permette di fare un lavoro interessante”, disse una volta Jennifer Egan. Questa intersezione di lettura e scrittura è sia una necessaria abilità di vita bidirezionale per noi comuni mortali che un segreto del successo degli scrittori iconici, come testimoniato dalle loro biblioteche personali. The Top Ten: Writers Pick Their Favorite Books chiede a 125 dei più grandi scrittori inglesi e americani della modernità – tra cui Norman Mailer, Ann Patchett, Jonathan Franzen, Claire Messud e Joyce Carol Oates – “di fornire una lista, classificata in ordine, di quelle che considerano le dieci più grandi opere di fiction di tutti i tempi – romanzi, raccolte di racconti, opere teatrali o poesie.”
Dei 544 titoli separati selezionati, a ciascuno viene assegnato un valore di punto in ordine inverso in base alla posizione numerica in cui appare in ogni lista – così, un libro che si trova in cima a una lista al numero uno riceve 10 punti, e un libro che abbellisce il fondo, al numero dieci, riceve 1 punto.
Nell’introdurre le liste, David Orr offre una cartina di tornasole per la grandezza:
Se state mettendo insieme una lista dei “più grandi libri”, vorrete fare due cose: (1) per gentilezza, evitare chiunque stia lavorando a un romanzo; e (2) decidere cosa significa la parola ‘grande’. La prima parte è facile, ma la seconda? Una breve lista di possibili definizioni di ‘grandezza’ potrebbe assomigliare a questa:
1. ‘Grande’ significa ‘libri che sono stati più grandi per me.’
2. ‘Grande’ significa ‘libri che sarebbero considerati grandi dalla maggior parte delle persone nel tempo.’
3. ‘Grande’ non ha niente a che fare con te o me – o con le persone in generale. Implica concetti trascendentali come Dio o il Sublime.
4. “Grande”? Mi piace Tom Clancy.
Da David Foster Wallace (#1: The Screwtape Letters di C.S. Lewis) a Stephen King (#1: The Golden Argosy, un’antologia del 1955 dei migliori racconti in lingua inglese), la collezione offre un raro sguardo ai mattoni della creatività combinatoria dei grandi creatori – perché, per dirla con Austin Kleon, “tu sei un mashup di ciò che lasci entrare nella tua vita.”
Il libro si conclude con un’appendice di “giochi numerici letterari” che riassume alcuni modelli e costruisce diverse classifiche generali basate sulla totalità delle scelte dei diversi autori. Tra questi (*con link a opere di pubblico dominio gratuite dove disponibili):
TOP TEN OPERE DEL 20° SECOLO
- Lolita di Vladimir Nabokov
- Il Grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald
- Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust
- Ulisse* di James Joyce
- Dubliners* di James Joyce
- Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez
- L’urlo e il furore di William Faulkner
- Al faro di Virginia Woolf
- I racconti completi di Flannery O’Connor
- Pale Fire di Vladimir Nabokov
TOP TEN OPERE DEL 19° SECOLO
- Anna Karenina* di Leo Tolstoj
- Madame Bovary* di Gustave Flaubert
- Guerra e Pace di Leo Tolstoj
- Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain
- I racconti di Anton Cechov
- Middlemarch* di George Eliot
- Moby-Dick di Herman Melville
- Grandi speranze* di Charles Dickens
- Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij
- Emma* di Jane Austen
TOP TEN AUTORI PER NUMERO DI LIBRI SCELTI
- William Shakespeare – 11
- William Faulkner – 6
- Henry James – 6
- Jane Austen – 5
- Charles Dickens – 5
- Fyodor Dostoevsky – 5
- Ernest Hemingway – 5
- Franz Kafka – 5
- (tie) James Joyce, Thomas Mann, Vladimir Nabokov, Mark Twain, Virginia Woolf – 4
TOP TEN AUTORI PER PUNTI CONSEGUITI
- Leo Tolstoj – 327
- William Shakespeare – 293
- James Joyce – 194
- Vladimir Nabokov – 190
- Fyodor Dostoevskij – 177
- William Faulkner – 173
- Charles Dickens – 168
- Anton Chekhov – 165
- Gustave Flaubert – 163
- Jane Austen – 161
Come fedele della saggistica, mi piacerebbe un’antologia simile dei preferiti della saggistica – poi di nuovo, gli scrittori famosi potrebbero agitare un dito sapiente e indicarmi la complessa relazione tra verità e finzione.